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Istat: "Nel 2020 in Italia 99mila decessi in più"

Il commissario per l'emergenza Figliuolo: "Dopo gli ultra 65enni vaccinazioni aperte a tutte le classi di età"

di Francesca Biliotti
3 mag 2021
Aggiornamento dall'Italia
Aggiornamento dall'Italia

Lo scorso anno i decessi totali in Italia sono stati 746mila, il 18% in più di quelli del 2019. Il Covid, secondo l'Istat, ha causato almeno 99mila decessi più di quanto atteso. E se è possibile ipotizzare che parte della mortalità da Covid-19 possa essere sfuggita alle rilevazioni, è anche concreta l'ipotesi che una ulteriore parte di decessi sia stata causata da altre patologie letali che non è stato possibile trattare nei tempi e nei modi richiesti. Da oggi la Val d'Aosta è l'unica Regione rossa, mentre Sardegna, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia sono in zona arancione. Tutte le altre gialle, in parecchie città d'arte si sono rivisti anche i turisti, ma l'Unione chiede vigilanza continua per evitare che le varianti dilaghino in Europa, e la Commissione propone un “freno di emergenza” da coordinare.




Intanto il generale Figliuolo annuncia che dopo gli ultra 65enni la campagna vaccinale si aprirà a tutte le classi d'età, e in particolare a quelle produttive e agli studenti. Nel Lazio, che questo mese si pone l'obiettivo delle 50mila vaccinazioni al giorno, apre stasera alle prenotazioni per i 57-56enni. Anche l'India apre alla vaccinazione per tutti gli adulti nel Paese, nel tentativo di fermare l'impennata esponenziale di casi di Covid 19 che ha portato a quasi 20 milioni di casi. Nel Paese solo una piccolissima parte di popolazione può permettersi l'accesso a strutture private per ottenere il vaccino, dunque stati e governo federale avranno il compito di vaccinare 900 milioni di cittadini.





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