COVID-19

Italia: attesa per il nuovo Dpcm; lunedì 6 Regioni cambieranno “colore”

Si preannuncia una Pasqua “blindata”, dalle indiscrezioni sulla bozza del decreto. Oltre 2.500 le nuove positività registrate in Emilia-Romagna; nel Riminese 2 nuovi decessi

Con ogni probabilità, nel primo Dpcm del Governo Draghi, si opterà per la linea della prudenza. Ad incidere la sempre maggiore diffusione delle varianti, e i conseguenti timori di una terza ondata pandemica. In Italia si preannuncia dunque una Pasqua blindata”, perché il decreto – che scatterà il 6 marzo - potrebbe essere valido per un mese. Confermati, nella bozza, il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina, il divieto di oltrepassare i confini regionali – tranne che per comprovati motivi di lavoro, salute o emergenza -; bocciata inoltre l'idea di riaprire bar e ristoranti la sera. Possibili allentamenti delle restrizioni, tuttavia, per il settore cultura; nelle aree in zona gialla si prevede infatti la riapertura – dal 27 marzo – di cinema e teatri, con posti a sedere preassegnati e adeguatamente distanziati.

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Probabile giro di vite, invece, per i servizi alla persona: barbieri e parrucchieri chiusi in zona rossa. Da lunedì, intanto, Marche, Lombardia e Piemonte passano dal giallo all'arancione; in rosso Molise e Basilicata. Buone notizie invece per la Sardegna, che dal primo marzo potrebbe essere la prima Regione ad entrare in zona bianca. Tutt'altra situazione in Emilia-Romagna, dove il Presidente Bonaccini ha paventato la possibilità – in caso di aumento dei contagi, soprattutto fra i più giovani - di nuove “ordinanze restrittive”, sulla falsariga di quell'”arancione scuro” deciso per il Bolognese. In Regione intanto si registrano oltre 2.500 nuovi casi 238 nel Riminese – a fronte di circa 32.000 tamponi effettuati. 32 i decessi; 2 dei quali in Provincia di Rimini. Poco meno di 19.000, infine, le nuove positività accertate in Italia. 280 le vittime. Praticamente invariato, rispetto a ieri, il numero dei tamponi: oltre 320.000. Con un rapporto fra nuovi casi, e test eseguiti, che scende al 5,8%. Oltre 4 milioni, intanto, le dosi di vaccino somministrate.

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