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L'appello a Draghi per includere il nucleare tra le fonti energetiche sostenibili

Nel post Covid risale l'uso di carbone e petrolio. Lanciata la petizione per invitare il presidente del Consiglio a prendere una posizione, in Europa, a favore dell’inclusione del nucleare nella strategia per la transizione ecologica

di Filippo Mariotti
9 nov 2021
Foto: italianucleare.it
Foto: italianucleare.it

Il settore energetico è responsabile delle emissioni che hanno già spinto le temperature medie globali di 1,1°C oltre il livello dell'era preindustriale. Il 60% delle emissioni di gas serra nel mondo è causato infatti della produzione di energia la cui richiesta, considerando una popolazione globale destinata a crescere, non può di certo interrompersi. La rapida e irregolare ripresa economica sta inoltre mettendo a dura prova parti del sistema energetico e, nonostante i progressi compiuti dalle rinnovabili, si sta assistendo a un grande rimbalzo nell'uso di carbone e petrolio, confermato dall'aumento dei prezzi. Con relativo aumento - significativo - annuo delle emissioni di CO2.



Condizioni che hanno spinto “Italia per il Nucleare” - un contenitore di idee per coloro che promuovono l’uso della fissione nucleare a scopi energetici - a presentare una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, e lanciato una petizione. L'appello invita il premier italiano a prendere una posizione, a livello europeo, a favore dell’inclusione del nucleare nella Tassonomia della Finanza Sostenibile. Di fatto il gruppo - a cui aderiscono Alchemy On Air, Amo La Chimica, Avvocato dell'Atomo, Comitato Nucleare e Ragione, Energia In Numeri e La Fisica che non ti aspetti - sostiene l’idea che l’energia nucleare debba essere inserita nella strategia europea per la transizione ecologica e la lotta al cambiamento climatico. E cita la valutazione tecnica del Joint Research Centre, secondo cui “non esiste alcuna prova scientifica che l’energia nucleare arrechi più danni alla salute umana o all’ambiente rispetto ad altre tecnologie di produzione di elettricità già incluse nella tassonomia”. Nucleare e rinnovabili - sottolinea “Italia per il Nucleare” - non sono fonti antagoniste, bensì preziosi alleati nel dare il loro imprescindibile contributo per raggiungere il necessario obiettivo di emissioni nette zero entro il 2050. Vengono riprese, a sostegno della petizione, anche i report dell'Ipcc e dell’International Energy Agency, nonché l'ultima analisi dell'UNECE intitolato “Gli obiettivi internazionali sul clima non saranno raggiunti se si esclude l'energia nucleare”.

“La transizione ecologica - si legge nella premessa dell'appello - richiede interventi decisivi e articolati, per i quali è necessario sostenere tutte le soluzioni tecnologiche che permettano di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, soppesando per ciascuna di esse i rischi e i benefici e valorizzandone la complementarità”.




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