"Ormai l'autonomia differenziata viaggia su un binario morto, un rigoroso e serio piano B deve essere un tavolo per la riforma del Titolo V". Così il presidente dell'Emilia-Romagna Michele de Pascale, in Assemblea legislativa, ha archiviato un percorso iniziato dal suo predecessore Stefano Bonaccini durante il suo primo mandato e propone di mettere mano alle competenze di Stato e Regioni. In consiglio regionale il governatore ha annunciato che l'Emilia-Romagna ritira la proposta di autonomia differenziata: l'occasione è stato il dibattito sulla materia in Assemblea legislativa, nella stessa aula in cui mesi fa, al termine di una seduta a oltranza che di fatto chiuse l'epoca di Bonaccini alla guida della Regione, approvò la richiesta di referendum abrogativo della riforma Calderoli.
La maggioranza di centrosinistra, facendo seguito alle parole di de Pascale, ha presentato e approvato una risoluzione che, oltre a sostenere la decisione della giunta, promuove la riscrittura del Titolo V. Respinta la risoluzione di Lega e FdI, votata anche da Forza Italia e Rete civica, che invitava la giunta stessa a procedere sul percorso dell'autonomia. Furioso il Carroccio: "Da oggi Michele de Pascale, anche se l'istituzionalità lo richiederebbe, non è il nostro presidente".
All'opposizione di centrodestra che critica il dietrofront della Regione rispetto al passato mandato, il governatore replica sottolineando le distanze tra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia sulla materia: "Il tema dell'autonomia differenziata è lacerante sia nel campo del centrosinistra sia in quello del centrodestra", afferma. Tanto che, a suo avviso, la riforma non vedrà mai applicazione: "Penso, e mi assumo la responsabilità di dirlo, che la presidente Meloni non darà corso all'autonomia differenziata", perché "il suo obiettivo è andare alle elezioni politiche senza che il centrosinistra possa sventolare al sud la bandiera dell'autonomia differenziata".
E quindi chi chiede più autonomia "rimarrà totalmente fregato", a partire da "Veneto e Lombardia", che "non otterranno nulla da questa strada, saranno portate a passeggio dal governo".