Lo ha vestito fin dal primo giorno, e lo ha fatto anche per l’ultimo. Filippo Sorcinelli, artista e fondatore dell’atelier Lavs di Santarcangelo, è il “sarto dei Papi” che ha firmato molte delle vesti liturgiche di Papa Francesco, inclusa la mitra con cui verrà sepolto. Una mitra bianca in lamina di seta, bordata d’oro secondo le antiche regole liturgiche: Francesco l’aveva indossata nel 2014 per una messa in memoria dei cardinali defunti. Ora lo accompagna nel suo ultimo viaggio.
Sorcinelli, su Corriere Romagna e Resto del Carlino, ricorda il Papa argentino come “un uomo sorprendente e coerente nella sobrietà”. Non un rivoluzionario nel senso rumoroso del termine, ma “un artigiano della Chiesa”, capace di rendere vivi i principi del Concilio Vaticano II, applicando quella “nobile semplicità” che ha ispirato anche le sue vesti. Nelle sue creazioni, l’artista ha voluto tener conto delle origini di Francesco, lontane dalla solennità barocca delle liturgie europee. Per questo ha scelto di ispirarsi al Medioevo, agli affreschi di Giotto, a un’estetica essenziale e spirituale.
“Papa Francesco ha avviato un cammino nuovo, talvolta provocatorio, che ha messo in discussione il modo di essere della Chiesa. La sua morte non lascerà solo un’impronta, ma una cicatrice profonda – racconta Sorcinelli – piena di valori e domande da affrontare”.
Per Sorcinelli, che ha conosciuto il pontefice anche in un incontro personale che preferisce custodire nel cuore, la collaborazione con Francesco segna ora anche un momento di svolta personale: “Forse anche per me è tempo di cambiamento. Ma sono felice di aver potuto contribuire a raccontare, con la stoffa e con il silenzio, la grandezza di questo Papa”.