MARE

Le città balneari più affollate presentano un pdl per lo "Status di Comunità marittime"

A Roma un tavolo sulle concessioni balneari

L'obiettivo è il riconoscimento dello status speciale di città balneare per le località con almeno un milione di presenze turistiche in estate. Le sfide da affrontare sono i cambiamenti climatici, i competitors internazionali e gli impatti turistici. Così per delineare il futuro delle coste italiane è nato nel 2018 la rete G20 spiagge, utile anche per l'identificazione di problemi comuni. Per questo i sindaci si sono già dotati di un protocollo di intesa e oggi, in audizione alla X Commissione parlamentare, hanno portato la proposta di legge per lo “Status delle Comunità marine”. "Un riconoscimento importante - spiega Roberta Nesto, coordinatore nazionale G20 Spiagge - per poter offrire i migliori servizi, sicurezza e qualità ai nostri cittadini e turisti". Sempre a Roma il tavolo tecnico sulle concessioni balneari, con i rappresentanti dei ministeri competenti e le categorie economiche. “E' stato un incontro più produttivo del precedente – spiega Confesercenti Rimini  - da cui però non è emerso ancora nulla di certo e definitivo”. Incombono le scadenze dell'Ue e gli operatori balneari si chiedono se i criteri decisi dall'Italia verranno accettati. Il rischio è che non ci siano i tempi e che, come già accaduto, i Comuni aprano i bandi a macchia di leopardo. “Occorre fare presto – conclude Confesercenti -, senza una regia nazionale sarà il caos”. 

Nel video le interviste a Roberta Nesto, coordinatore nazionale G20 Spiagge
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