DOPO IL VOTO

Letta alla direzione del Pd: "Quando il governo cadrà chiederemo le elezioni, basta soccorsi"

Prima analisi della sconfitta in casa dei Democratici. Cirinnà: "Non è col totem delle candidature delle donne che si crea un partito femminista"

Occhi puntati sulla direzione del Partito Democratico, la prima dopo le elezioni che hanno sancito la sconfitta: il segretario Enrico Letta ha confermato le dimissioni, ma guiderà il partito fino al congresso, aprendo di fatto la fase dibattimentale che porterà, a marzo prossimo, alla nuova dirigenza che lui spera sia composta soprattutto da giovani. Alcuni punti fermi, anche in vista del prossimo governo che, a suo dire, non sarà in luna di miele infinita. Il nome del partito invece, aggiunge, vorrebbe rimanesse questo. E come capigruppo a Camera e Senato vorrebbe due donne perché, ha detto, “le poche donne Pd elette sono il fallimento della nostra rappresentanza”. C'è chi non è del tutto d'accordo, come Monica Cirinnà, rimasta fuori dal Parlamento. Monica In vista della formazione del nuovo governo, oggi altra giornata di incontri per Giorgia Meloni, che ieri paventava ritardi nell'attuazione del Pnrr, temendo di esserne incolpata, e venendo smentita dal governo Draghi, che le ha ribadito: “Se ci fossero davvero ritardi, l'Unione Europea non verserebbe i soldi”.

Nel video gli interventi di Enrico Letta, segretario Partito Democratico, e l'intervista a Monica Cirinnà, Pd

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