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M5S, momento complesso: gli iscritti sconfessano i vertici su Rousseau

La decisione è correre da soli alle regionali di Emilia Romagna e Calabria. Intanto il governo tratta per l'Ilva, Calenda: "Senza scudo penale l'azienda chiude"

di Francesca Biliotti
22 nov 2019
Luigi Di Maio (Ansa)
Luigi Di Maio (Ansa)

In serata il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza dopo gli eccezionali eventi meteorologici tra ottobre e novembre a Genova, oltre che nelle province di Savona e La Spezia. Il governo è anche chiamato a preparare un decreto per Taranto, dopo l'informativa di Conte. Sulla vicenda c'è ancora incertezza, anche a proposito dello scudo penale, che esenta da responsabilità i gestori dell’Ilva per l’attuazione del Piano ambientale, anche se il ministro Costa si è affrettato a puntualizzare che l'azienda lo sta rispettando. Ne aveva parlato anche Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo Economico, che conosce assai bene la vicenda, alla presentazione del suo nuovo movimento “Azione”. Intanto gli iscritti alla piattaforma Rousseau sconfessano i vertici del M5S, e decidono che alle regionali di Emilia Romagna e Calabria si presenteranno con proprie liste. “Non c'è alcuna ripercussione sul governo”, ha assicurato Luigi Di Maio, che poi però ha ammesso come il suo movimento non stia attraversando un bel periodo, con le fronde interne che auspicano un suo passo indietro, come leader, al più presto.

Nel video l'intervista a Carlo Calenda, movimento "Azione"


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