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Maltempo, Coldiretti: “Bene la neve in montagna, ma la grandine ha provocato danni”

29 apr 2019
Maltempo, Coldiretti: “Bene la neve in montagna, ma la grandine ha provocato danni”

Il ritorno della neve sulle montagne è stato importante per ripristinare le scorte idriche. Soprattutto se si considera che il primo trimestre dell'anno ha visto un terzo delle precipitazioni in meno rispetto alla media. È quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti sugli effetti dell'ultima ondata di maltempo che ha però colpito con grandine frutteti, vigneti, ortaggi e cereali delle regioni del Nord, dalla Lombardia alla Liguria, dal Veneto al Friuli.

Le precipitazioni sono importanti in questa fase - sottolinea la Coldiretti - per ripristinare le scorte di neve e acqua sulle montagne, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nei terreni, per gli usi civici e per lo sviluppo primaverile delle coltivazioni. Ma a provocare danni sono i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente. In particolare molto pericolosa è la grandine perché i chicchi che si abbattono sulle verdure e sui frutteti spogliano le piante compromettendo i raccolti. A preoccupare - aggiunge la Coldiretti - è anche il vento forte che abbatte serre e danneggia le piante da frutto.

"Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione". Ciò comporta una maggiore frequenza di "manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi". Fenomeni che sono costati "oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne".


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