POLITICA ITALIA

Manovra, l'allarme di Giorgetti: "Sul debito pubblico è suonata la sveglia"

Deputati e senatori di centrodestra si sono impegnati a non presentare emendamenti

Il giorno dopo l'accordo sulla manovra, inizia l'iter parlamentare per l'approvazione definitiva, entro il 31 dicembre. Entro il 21 novembre invece dovrà dare il suo parere la commissione Ue. Deputati e senatori di centrodestra si sono impegnati a non presentare emendamenti proprio per velocizzare l'approvazione, cosa che l'opposizione sta contestando. Soddisfatta la Lega per Quota 103, dovrebbe essere di appena 17mila lavoratori la platea che accederà alla pensione con questa modalità, ossia 62 anni di età e 41 di contributi.

Altri dati importanti, il taglio del cuneo fiscale confermato per il 2024, che vale 10 miliardi di euro; la riforma delle aliquote Irpef, da 4,3 miliardi, 7,3 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici, mentre 3 vanno alla sanità, ma i medici sono già entrati in agitazione e presto sarà sciopero. Il ministro dell'Economia Giorgetti ricorda di “non sottovalutare il tema del debito pubblico, il nostro punto debole. E' suonata la sveglia – ha aggiunto – perché più debito significa più spesa per interessi e risorse sottratte a famiglie e imprese”. 

Nel video l'intervento di Massimiliano Romeo, capogruppo senatori Lega

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