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Marche, mascherina obbligatoria all'aperto in caso di assembramenti

4 ott 2020
Ospedale di Torrette (foto di repertorio)
Ospedale di Torrette (foto di repertorio)

Da oggi, 4 ottobre, in caso di assembramenti, nelle Marche sarà necessario indossare la mascherina anche all'aperto e in qualsiasi orario della giornata. A deciderlo il neo-governatore, Francesco Acquaroli, nella sua prima ordinanza che segue la riunione operativa con i vertici della Sanità marchigiana. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei 6 anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di attività motoria o sportiva. “L’intento – si legge in una nota della Regione - non è quello sanzionatorio, ma di una responsabilizzazione di tutti i cittadini: ognuno di noi può contribuire alla prevenzione sulla quale dobbiamo continuare a tenere alta la guardia”. “Una delle priorità per tutti i cittadini marchigiani – ha continuato Acquaroli - è tenere sotto controllo l’evoluzione del Covid senza creare allarmismi, ma pronti ad affrontare una ripresa della pandemia che sta interessando anche il nostro territorio".

Utilizzo obbligatorio delle mascherine e - se l'indice Rt sui contagi dovesse aumentare - chiusure anticipate a macchia di leopardo per pub e ristoranti, solo in quei territori che dovessero registrare un peggioramento della situazione. Resta ancora aperta la discussione sulle misure da inserire nel nuovo decreto che sarà varato mercoledì 7 ottobre e preso in esame in occasione del Consiglio dei Ministri di lunedì prossimo. Alle Regioni sarà affidata l'opzione di restringere maggiormente le maglie laddove lo ritengano necessario, soprattutto se il trend dei nuovi casi dovesse salire ulteriormente.

È confermata la misura del tetto massimo di mille persone negli stadi e per i grandi eventi sportivi all'aperto, come la partite di calcio della serie A, mentre le altre categorie di calcio come la serie B o eventi sportivi minori resteranno a porte chiuse. Per quanto riguarda gli eventi al chiuso, sportivi e non (quindi anche per gli spettacoli in teatri o cinema), la presenza massima prevista è di 200 persone purché sia comunque consentito il distanziamento. Queste stesse misure avevano recentemente subito un allentamento delle maglie grazie a deroghe introdotte da Lombardia, Veneto, Abruzzo ed Emilia Romagna. È per questo che, se il numero dei contagi dovesse restare sotto una certa soglia, alcune Regioni sperano che sul tavolo delle trattative resti almeno l'ipotesi di poter inserire una percentuale di un massimo del 10% di presenza degli spettatori su tutta la capienza delle strutture all'aperto. Ma al momento la posizione dei ministri Speranza, Spadafora e del Cts resta ferma. Le linee definitive del nuovo Dpcm saranno illustrate dal ministro della Salute, Roberto Speranza, martedì prossimo in Parlamento.


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