Matteo Messina Denaro: scacco matto al boss "fantasma". Giornata storica per l'Italia

Arrestato dai ROS in una clinica palermitana il superlatitante; ricercato numero uno in Italia e ultimo rappresentante dell'ala stragista di Cosa Nostra

Immagini che resteranno, quelle dell'abbraccio ai Carabinieri; che contribuiranno a consolidare una coscienza civile. Perché alla fine ha vinto lo Stato; destrutturando pazientemente l'impero criminale del boss, attaccando la sua rete di connivenze. Sfida scellerata, quella di Matteo Messina Denaro; divenuto un fantasma nel lontano '93. Le voci di una sua latitanza tra lussi ed eccessi – facendosi beffe dei mandati di cattura -, avevano accresciuto il suo “fascino criminale”, mentre si continuavano ad elaborare possibili identikit, e lo si immaginava al sicuro in luoghi più o meno remoti. Più prosaicamente l'appuntamento con il destino è avvenuto in una clinica privata di Palermo; dove pare si recasse periodicamente – sotto falso nome - per sottoporsi a cicli di chemioterapia, dopo essere stato operato per un tumore al colon. Alla fine il peggior nemico si è rivelato il suo stesso corpo, infragilito dalla malattia. Il resto lo hanno fatto 30 anni di indagini instancabili, che hanno permesso ai militari del ROS di cogliere l'attimo. La certezza è arrivata 3 giorni fa; poi il via libera dei Magistrati del capoluogo al blitz.

Il boss di Castelvetrano non avrebbe opposto resistenza; ma tutto era stato predisposto – a tempo record – per fronteggiare imprevisti. In manette anche un favoreggiatore: un agricoltore incensurato che lo aveva accompagnato alla clinica. Con questa operazione si chiude una delle pagine più buie e controverse della storia italiana. Messina Denaro traghettò la mafia del dopo Riina e Provenzano, con un mix di pragmatismo e spietatezza, e il piglio di un businessman. Condannato all'ergastolo per decine di omicidi; sulla coscienza pure la morte del piccolo Giuseppe Di Matteo: uno dei più macabri delitti di Cosa Nostra. E poi la firma – anche la sua - sulla campagna di terrore che colpì al cuore lo Stato: le stragi del '92, che costarono la vita a due eroi come Falcone e Borsellino; gli attentati dell'anno successivo a Milano, Firenze e Roma. Per Messina Denaro è giunto il momento di pagare. Cosa Nostra sopravviverà forse a questo colpo; ma sarà in ogni caso diversa, priva di una leadership carismatica. Per l'Italia una giornata storica.

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