Il Comune di Mercatino Conca, piccolo centro dell’entroterra pesarese, si trova in una situazione economica critica a causa di nove cani sequestrati da un allevamento abusivo, che oggi "pesano" sulle spalle del Comune per circa 40 mila euro l’anno. Come riporta Il Resto del Carlino, la vicenda ha avuto origine nel 2023, quando l’amministrazione guidata dal sindaco Omar Lavanna è stata costretta a intervenire dopo una serie di segnalazioni riguardanti una donna siciliana che, trasferitasi a Mercatino Conca nel 2021, aveva avviato un allevamento di pitbull in condizioni precarie.
Gli animali, inizialmente 16, vivevano tra casa e box improvvisati, senza cure adeguate né possibilità di uscire. Dopo le verifiche dei veterinari del sistema sanitario, il sindaco ha emesso un’ordinanza di sequestro per 4 dei 12 cani, poi affidati al canile di Ca’ Lucio, a Urbino. Le spese di mantenimento – circa 12 mila euro l’anno – sono finite da subito a carico del Comune. Ma la situazione è precipitata nel 2024, quando un altro dei cani rimasti nell’allevamento è fuggito e ha aggredito mortalmente un animale di un cittadino.
Da quel momento l’amministrazione ha dovuto sequestrare anche gli altri 6 cani. Dopo la morte di uno di loro sono rimasti nove gli animali a carico del Comune distribuiti tra i canili di Urbino, Fano e Pesaro. Il sindaco spiega che il bilancio comunale, che ammonta a circa 2 milioni di euro, è già gravato da spese fisse e mutui contratti dalle precedenti amministrazioni. Le risorse disponibili, spiega Lavanna, sono ormai esigue. Il mantenimento dei cani costa più dell’assunzione di un operaio comunale – ha dichiarato al Carlino –. Il Comune avrebbe bisogno di personale e di acquistare gli arredi per la nuova scuola, ma non ci sono fondi. Se la situazione continuerà così, nel 2026 si rischia il default.
Per questo il sindaco ha lanciato un appello urgente alle istituzioni: ha scritto alla Regione Marche, a parlamentari, al presidente del Consiglio e persino al presidente della Repubblica Matterella, ma finora nessuna risposta è arrivata. “La proprietaria dei cani è nullatenente, quindi non possiamo rivalerci su di lei. Ci serve un aiuto concreto, e presto”, ha ribadito Lavanna, annunciando l’intenzione di rivolgersi anche alla nuova amministrazione regionale e alla Prefettura.