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Migranti accolti a Brisighella dopo lo sbarco a Ravenna

Vengono da Siria, Egitto e Libia. Sono stati recuperati in acque internazionali su un gommone in avaria

Migranti accolti a Brisighella dopo lo sbarco a Ravenna.

Nel pomeriggio di ieri, nel porto di Ravenna, la nave di Emergency ha concluso le operazioni di sbarco delle 28 persone soccorse giovedì acque internazionali in zona SAR (Ricerca e Soccorso) maltese. L’imbarcazione in difficoltà, un gommone di circa 6 metri, era in navigazione da più di 48 ore; era alla deriva da diverse ore quando è stata individuata dalla Life Support. Il motore era rotto e la chiglia dell’imbarcazione si era crepata durante la navigazione, mettendo a rischio le persone a bordo. Tra i 28 naufraghi soccorsi, 9 sono donne e 8 sono minori, di cui uno non accompagnato. Provengono da Siria, Egitto e Libia.

Dopo oltre quattro giorni di navigazione, di cui due in mare mosso e con condizioni meteo avverse – spiega l'associazione umanitaria -, tutti i naufraghi sono sbarcati in sicurezza. Poi sono stati trasferiti nel convento di Fognano, a Brisighella. “La nostra navigazione – spiega Emanuele Nannini, capomissione della Life Support – è stata complicata dal maltempo soprattutto negli ultimi due giorni passati nell’Adriatico mentre ci avvicinavamo a Ravenna, il porto lontano che ci è stato assegnato dalle autorità. Da domani inizieremo a prepararci per la prossima missione, che dovrebbe iniziare i primi giorni di ottobre”.

Intanto la Polizia di Stato ha fermato il presunto scafista del gommone, un egiziano 23enne. Anche lui si trovava sulla nave con gli altri profughi. Alcuni di loro avevano infatti riferito di averlo visto alla guida dell'imbarcazione.

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