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Migranti, Salvini: "Qui non sbarca nessuno". Il premier Conte: "allora manderò un aereo"

9 gen 2019
Giuseppe Conte e Matteo Salvini
Giuseppe Conte e Matteo Salvini
Svolta di Conte sui 49 migranti delle navi Sea Eye e Sea Watch e sugli altri 249 che sono a Malta da dicembre. "C'è un limite al rigore" ha dichiato il premier in tv, annunciando che l'Italia è pronta ad accogliere almeno donne e bambini. Per sbloccare la situazione anche Parigi e Berlino riceveranno 50 persone ognuna a patto che anche gli altri Paesi membri partecipino. Altri 10 andrebbero in Portogallo, 6 in Olanda e 6 in Lussemburgo, e anche la Romania è pronta a riceverne qualcuno. L'Ue ipotizza di trasferire solo chi può avere asilo.

Già in serata era partito il botta e risposta sui social fra il premier e Salvini. "Non cambio e non cambierò mai idea" - scrive il vicepremier su facebook- "un cedimento significherebbe riaprire le porte al traffico di esseri umani. Chi vuole salvare vite deve bloccare gli scafisti e le ong che con la loro presenza aiutano lo sporco lavoro degli scafisti". "Allora manderò un aereo" è stata la replica di Conte a conferma della sua posizione.

Il leader della Lega è tornato a ribadire la sua posizione nella mattinata. "Altro che farne sbarcare altri o andarli a prendere con barconi e aerei" - scrive su twitter - "stiamo lavorando per rimandarne a casa un bel po'. Scafisti e terroristi: a casa!", allegando un link alla notizia dell'operazione dei carabinieri del Ros, che hanno eseguito 15 fermi per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e istigazione al terrorismo.

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