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Monica Cirinnà ci ripensa: "Mi candido, combatterò come l'ultimo dei gladiatori"

La senatrice del Pd accetta un collegio dato per perdente: "Lo faccio per la comunità Lgbt", ma i malumori nel partito non si contano. A Rimini c'è Gnassi

16 ago 2022

L'hanno chiamata la carica dei 101: tanti, infatti, sono i simboli depositati per le elezioni, presentati da 98 soggetti politici. Il nome di Mario Draghi compare in 26 loghi, c'è anche “Italiani con Draghi” ma Palazzo Chigi ha chiarito che il presidente ne era all'oscuro, dunque sarà uno dei simboli da depennare, accanto a quelli che non raggiungeranno il numero di firme previste o che avranno presentato loghi simili a quelli già esistenti. Ma quella di Ferragosto è stata la nottata più lunga per il Partito Democratico, che ha rinviato ripetutamente la propria direzione, per approvare poi le liste elettorali con 3 voti contrari e 5 astenuti. Il segretario Enrico Letta sarà capolista alla Camera in Veneto e Lombardia, dove comparirà anche l'economista Carlo Cottarelli, per il Senato a Milano. Capolista in Europa sarà il microbiologo Andrea Crisanti, divenuto volto assai noto durante la pandemia da Covid-19. A Bologna confermato Pierferdinando Casini, insieme all'ex sindaco Merola.

Su Rimini ci sarà Andrea Gnassi, capolista nel proporzionale e candidato nell'uninominale alla Camera, elezione dunque sostanzialmente garantita. Ma i malumori non si contano, tra esclusi eccellenti come Luca Lotti, Giuditta Pini e il costituzionalista Stefano Ceccanti, e chi non ha posti garantiti, come Alessia Morani che ha già detto di non voler accettare, e Monica Cirinnà, che col passare delle ore però ci ha ripensato e ha deciso di combattere in un collegio dato per perdente. “Lo faccio per la comunità Lgbt che mi ha inondato di messaggi”, ha detto. Il M5S è alle prese con le parlamentarie, a metà giornata erano 32mila i votanti. Ci saranno esponenti della società civile, promette Conte, si vocifera il magistrato Federico Cafiero De Raho. Per il sottosegretario alla Salute Sileri, che non si ricandiderà, “sarà molto difficile per questi candidati entrare in Parlamento, tra la riduzione dei consensi per il Movimento e la diminuzione dei seggi in Parlamento”.

Nel video l'intervento di Monica Cirinnà, Partito Democratico





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