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Montescudo: locanda fa il tutto esaurito dopo aver sconsigliato l'ingresso ai razzisti

18 mar 2019
Locanda Malatesta. @chiamamicitta
Locanda Malatesta. @chiamamicitta
Ha destato molto clamore sui social network la vicenda della Locanda Malatesta di Montescudo. Tutto ha avuto origine la settimana scorsa quando su facebook erano emersi insulti razzisti nei confronti del giovane aiuto-cuoco della locanda, un ragazzo di 20 anni originario del Gambia di nome Masamba. Al post era seguito, a parola del gestore Riccardo Lanzafame, un boicottaggio di una parte della clientela.

Da qui la decisione di apporre, all'esterno del locale, un cartello a difesa dell'aiuto-cuoco: "In questo locale abbiamo assunto un ragazzino africano. Se sei razzista non entrare". La vicenda ha fatto il giro della rete e ha portato a un grosso movimento di solidarietà. In pochi giorni il locale si è riempito di prenotazioni, tanto che il gestore è stato costretto a staccare il telefono, andato in tilt per le troppe chiamate. "Purtroppo abbiamo chiuso i telefoni perché la vostra solidarietà ha fatto il giro del mondo. Scusate se non vi ho risposto. Grazie di cuore da parte di Masamba" si legge nella pagina facebook del locale.

Il Sindaco di Montescudo-Montecolombo Elena Castellari però interviene per respingere le accuse di razzismo attribuite ai concittadini, dicendosi contraria alla gogna mediatica che ha coinvolto tutta la comunità. "Questo territorio vanta - si legge in un comunicato - una coesione e una solidarietà non comuni con esperienze particolarmente virtuose di integrazione e di impegno sociale, come dimostrano anche le due comunità presenti sul territorio che ospitano rifugiati, attorno alle quali non si è mai creato alcun tipo di problema."

Castellari annuncia di aver già incontrato il titolare del locale per portargli la vicinanza del comune e auspica che la vicenda si possa chiudere senza troppo clamore. "La nostra comunità non merita questa etichetta disonorevole - conclude la nota - per cui confido in tutti i protagonisti di questa vicenda affinchè si abbassino i toni".

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