MAFIA

Morte Messina Denaro, Di Girolamo: "Non verrà mai raccontato il lato oscuro delle relazioni con il potere"

"Era l'ultimo dei Corleonesi. Oggi i centri di potere criminale si sono spostati altrove"

Cosa cambia, nello scenario delle organizzazioni mafiose, dopo la morte di Matteo Messina Denaro? Com'era la mafia di allora e com'è quella di oggi? Lo abbiamo chiesto a Giacomo Di Girolamo, giornalista e scrittore esperto di criminalità organizzata. La sua morte, spiega Di Girolamo, "non aggiunge né toglie nulla a un quadro che noi già conoscevamo bene: una Cosa Nostra ridotta al lumicino e che ha grande difficoltà a riorganizzarsi. Messina Denaro era l'ultimo dei Corleonesi. Oggi i centri di potere criminale si sono spostati altrove". In questa fase storica, le associazioni criminali, soprattutto di stampo mafioso, "sono tornate a fare ciò che portavano avanti prima dei Corleonesi: essere dei centri di potere che stanno accanto al potere e hanno tutto l'interesse a non farsi vedere". Morto il boss, però, "rimane inesplorato il lato oscuro delle relazioni con il potere, i centri decisionali politici e la burocrazia. Questo, purtroppo, non verrà mai raccontato".

Nel video l'intervista al giornalista Giacomo Di Girolamo

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