
La settimana si apre con le tensioni in maggioranza sul terzo mandato. La Lega ha già blindato Luca Zaia, vorrebbe ricandidarlo alla guida del Veneto, e si aggiunge il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che dice “C'è stata una proposta di un partito di maggioranza, che è la Lega, che non si può liquidare con 'non siamo d'accordo, arrivederci e grazie'”. La Lega si è anche schierata in difesa di Matteo Salvini, che dopo l'esposto di ferrovie dello Stato sui presunti boicottaggi alla rete ferroviaria ha deciso di riferire in Parlamento. “Sono mesi che chiediamo a Salvini di riferire sui ritardi e sui guasti – dice Stefano Patuanelli, M5S – e ora, dopo aver alimentato sui social e sui media le teorie del complotto, ha deciso di riferire in Aula”.
Movimento che, come preannunciato da Giuseppe Conte, ha già presentato due mozioni di sfiducia in entrambe le Camere nei confronti di Daniela Santanchè, rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali, che si è detta pronta a lasciare il posto da ministra se dovesse chiederglielo direttamente Giorgia Meloni. “Noi speriamo dimostri la sua estraneità”, dice intanto Gianluca Caramanna, deputato di Fratelli d'Italia e consigliere al ministero del Turismo, il cui nome, guarda caso, già circola come possibile sostituto. Infine la protesta dei magistrati, che hanno annunciato lo sciopero il 27 febbraio contro la riforma della giustizia. E preparano proteste anche all'inaugurazione dell'anno giudiziario, il 24 gennaio, come uscire dall'aula nel momento in cui prenderà la parola il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Nel video l'intervento di Massimiliano Romeo, capogruppo senatori Lega, e l'intervista a Angelo Bonelli, deputato Alleanza Verdi-Sinistra