
Nasce la comunità europea dei dati sanitari con un “patto” per l'Italia, siglato alla Camera dei Deputati da rappresentanti del ministero della Salute, della Commissione Ue, delle Commissioni parlamentari, delle Regioni e del mondo della ricerca. Gli scenari possono essere molteplici, da un evento traumatico mentre siamo all'estero, da una visita specialistica in un Paese europeo, fino all'epidemia da contrastare prima che si diffonda, e alla ricerca di nuove terapie e nuove molecole. A tracciare il futuro della sanità europea e italiana, il regolamento sullo spazio europeo dei dati sanitari (Ehds) e dell'ecosistema dei dati sanitari italiano (Eds), due normative entrate in vigore lo scorso marzo. Nel messaggio inviato, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha sottolineato come “le applicazioni dell'intelligenza artificiale, insieme all'utilizzo sicuro e intelligente dei dati sanitari, stanno definendo la sanità del futuro. Si tratta di opportunità straordinarie – ha concluso - che ci pongono di fronte a responsabilità precise, a partire dalla necessità di assicurare trasparenza, correttezza e rispetto dei diritti dei cittadini”.
Nel video l'intervista a Ilaria Capua, virologa e Senior fellow of global health Johns Hopkins university