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Natale: come cambiano i regali ai tempi della pandemia

12 dic 2020
Natale: come cambiano i regali ai tempi della pandemia

L'incertezza generale fa perdere appeal all'acquisto anticipato a fine novembre dei regali natalizi. È quanto emerge da un'indagine sui consumi realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia, secondo cui solo il 20% della popolazione, contro il 26 dello scorso anno, ha scelto il mese di novembre per fare i regali. Il 74% dei consumatori comunque ha dichiarato che i regali li farà e si indirizzerà prevalentemente su generi alimentari (68%) e giocattoli (51,2%)

A registrare la maggiore crescita rispetto al 2019 sono gli abbonamenti a piattaforme streaming (+10,5%) e i buoni regalo digitali (+7,2%); pesante calo, invece, per l'acquisto di biglietti per spettacoli e concerti (-26%) e per i trattamenti di bellezza (-25%) per le restrizioni imposte dalla pandemia. Diminuisce, seppure sensibilmente, il budget previsto per i regali: la spesa media pro capite sarà di 164 euro a testa, in leggero calo rispetto ai 169 euro dello scorso anno, ma l'aumento delle spese inferiori ai 300 euro (dal 91,6% al 94,2%) e la riduzione di quelle superiori ai 300 euro (-31%), di fatto, riducono il valore degli acquisti; infatti, quest'anno la spesa complessiva per i regali di Natale è in calo del 18%, passando da quasi 9 miliardi di euro del 2019 a 7,3 del 2020.

In ogni caso - si legge dal report -, solo il 17,3% della tredicesima sarà destinato ai regali, mentre la maggior parte (oltre il 67%) verrà utilizzata per spese per la casa, risparmio, tasse e bollette; c'è, poi, l'altra faccia della medaglia, ovvero un quarto della popolazione che quest'anno non acquisterà i regali soprattutto per il semplice motivo che, a causa dell'emergenza sanitaria, sarà praticamente impossibile il classico scambio sotto l'albero con parenti e amici. 



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