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Numerosi scontri e dibattiti, ma la Camera approva la legge contro l'omotransfobia

di Sara Traversi
4 nov 2020
Foto Pixabay
Foto Pixabay

4 novembre 2020, approvata dalla Camera dei Deputati una nuova legge contro l'omotransfobia. Il Ddl Zan, che prende il nome dal suo relatore Alessandro Zan politico e attivista LGBT, ha come obiettivi quelli di combattere discriminazioni e violenze verso persone lesbiche, gay, bisex e trans, l'istituzione della “giornata nazionale contro l'omofobia” il 17 maggio e l'introduzione della cultura “gender” sin dalla scuola primaria, con lezioni contro i pregiudizi motivati dall'orientamento sessuale e dell'identità di genere. Ma questa primordiale vittoria è anteceduta da diversi dibattiti e scontri all'interno della Camera: infatti, opposti ad una maggioranza favorevole, troviamo un numero non-silenzio di deputati.

Quest'ultimi sono generalmente riconoscibile nei partiti di destra, ovvero Lega e Fratelli d'Italia. A giustificazione della loro idea hanno espresso la disapprovazione nel dedicare così ampio spazio ad un argomento come questo in un momento, a loro veduta, in cui sarebbe più appropriato dare attenzione a decreti e situazioni critiche. Hanno poi esternato la loro preoccupazione per i più piccoli: “Pensare che i bambini di prima elementare possano capirne di omosessualità, bisessualità o transessualità è semplicemente delirante. Gli adulti sono liberi di vivere la loro libertà sessuale, ma i bambini perché devono essere coinvolti se non con lo scopo evidente dell'indottrinamento?”. Ma nonostante i numerosi emendamenti da parte del versante di opposizione, la proposta ha ottenuto l'assenso della Camera, con 265 voti, passando ora al giudizio del Senato, dove verrà elaborato e migliorato.


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