Logo San Marino RTV

Nuova impennata di vittime in Italia: 731, oltre 220 più di ieri

L'Istituto superiore di Sanità: "Contagi in stabilizzazione, ma il numero dei morti è il risultato di quanto accaduto in questi due mesi"

di Francesca Biliotti
17 nov 2020
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti

E' lo stesso Istituto superiore di Sanità a commentare l'enorme numero di decessi oggi in Italia, 731, ben 227 più di ieri, quando il professor Rezza stava parlando di stabilizzazione riguardo ai contagi. Il primo indicatore per capire come si muove l'epidemia, hanno spiegato, è l'ormai famoso indice Rt: se supera 1 si è ancora in fase di crescita, come adesso, e se aumenta l'indice Rt aumentano prima i contagi, poi i ricoveri, poi le terapie intensive, infine i morti, che sono poi gli ultimi a diminuire, come abbiamo visto anche nella prima fase calante dell'epidemia, a giugno. 

Oggi, come anticipava il professor Rezza, sono 32.191 in più, su quasi 210mila tamponi; 120 l'aumento delle terapie intensive (3.612 in totale). Le Regioni riunite in conferenza però premono sul governo affinché riveda gli indicatori del monitoraggio, ai fini della classificazione del rischio; addirittura dai 21 attuali parametri vorrebbero passare a 5, aggiornando quelli su tamponi rapidi e molecolari. E a proposito di tamponi, Federconsumatori di Rimini denuncia il costo troppo elevato, dopo 9 mesi di pandemia, per i cittadini della provincia che eseguono tampone o sierologico in strutture private. Per un test sierologico si va dai 25 ai 37 euro, che arriva fino ai 105 per il tampone molecolare. In Emilia Romagna sono 2.219 nuovi positivi, 984 asintomatici, su oltre 22mila tamponi. 48 le vittime, nessuna a Rimini, dove i casi in più sono 207, 106 con sintomi. 357 i casi nelle Marche, 68 a Pesaro Urbino.

Nel video l'intervento del professor Gianni Rezza, Istituto superiore di Sanità


Riproduzione riservata ©