Omicidio Olga Matei: ancora gravi le condizioni di Castaldo, dopo il tentato suicidio

Rimangono gravi le condizioni di Michele Castaldo. Il 55enne – reo confesso dell'omicidio dell'ex compagna Olga Matei – è in coma, nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Ferrara; costantemente sottoposto a terapie. Il tentativo di suicidio, attuato forse ingerendo dei farmaci, risalirebbe a lunedì. Ma la lettera nella quale venivano spiegate le motivazioni del gesto estremo, sarebbe arrivata ieri, alla sua legale. L'avvocato, riporta l'ANSA, ha detto che Castaldo, “nelle settimane scorse, voleva essere trasferito in una struttura dove poteva lavorare. Poi ha avuto un tracollo emotivo, forse dovuto al clamore mediatico, ma anche all'angoscia di quello che ha fatto”. Aspre, in questi giorni, le polemiche per la riduzione della pena da 30 a 16 anni in Appello. Ieri sera, a Riccione, dove viveva Olga Matei, è stata organizzata una fiaccolata alla quale hanno partecipato oltre 300 persone. All'iniziativa hanno aderito anche la Commissione Pari Opportunità comunale, il Sindaco Renata Tosi e diverse associazioni. Il corteo, partito da Piazzale Roma, si è concluso di fronte al Palazzo del Turismo. “Siamo tutte Olga” - hanno dichiarato le promotrici della fiaccolata.

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