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Omicidio Sonia Maggio: l'assassino esclude la premeditazione, ma il nuovo compagno lo smentisce

Il 1° febbraio dello scorso anno, la 29enne riminese è stata uccisa a Minervino di Lecce con 31 coltellate

19 gen 2022
Omicidio Sonia Maggio: l'assassino esclude la premeditazione, ma il nuovo compagno lo smentisce

Udienza in Corte d'Assise a Lecce per Salvatore Carfora, il 39enne di Torre Annunziata che il 1° febbraio 2021 accoltellò la sua ex fidanzata, la riminese Sonia Maggio, 29 anni. L'uomo ha ricostruito i minuti che hanno scatenato la furia omicida, a Minervino di Lecce dove la ragazza aveva raggiunto il suo nuovo compagno. Carfora, che ha chiesto scusa alla madre, esclude la premeditazione - “non ho retto il suo rifiuto a riprendere la relazione”, ha riferito -, ma aveva con sé un coltello con il quale inflisse 31 coltellate a Sonia. Anche l'uomo che era con lei smentisce la ricostruzione di Carfora. L'aggressione infatti fu fulminea, senza essere preceduta da alcun dialogo. Così come l'autista dell'autobus che lo vide uscire in fretta, posare lo zaino e correre verso la coppia. La giudice che interrogò il 39enne dopo l'arresto – riporta il Corriere Romagna – ha riferito della sua lucida freddezza nel raccontare l'omicidio, col fine ultimo di evidenziare che la ragazza “se l'era cercata”. Il processo è stato aggiornato al 15 febbraio per la requisitoria dell'accusa.




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