
Dopo la condanna a 12 anni per Klajdi Mjeshtri, il buttafuori 29enne accusato di aver ucciso il vigile del fuoco Giuseppe Tucci fuori dalla discoteca Frontemare, il gip Vinicio Cantarini ha spiegato la decisione di riqualificare l'accusa da omicidio volontario a preterintenzionale.
Il giudice ha disposto un risarcimento di 400mila euro per il padre della vittima, che si era costituito parte civile. Dalle motivazioni emerge che la vittima non aveva opposto resistenza all'aggressione e che Mjeshtri, pur avendo colpito Tucci violentemente, non avrebbe avuto l'intenzione di ucciderlo. Il gip ha sottolineato come la morte sia stata il risultato di una serie di fattori non prevedibili dall’imputato. Tuttavia, ha anche evidenziato la totale mancanza di pentimento da parte dell’aggressore.
Ora si apre la battaglia civile: mentre il padre della vittima ha già ottenuto il risarcimento, la madre, la sorella, la compagna e il figlio minorenne hanno avviato una causa contro la discoteca Frontemare, chiedendo un indennizzo che sfiora il milione di euro. Il locale, dal canto suo, ha chiamato in causa la compagnia assicurativa per scaricare eventuali responsabilità.