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Omotransfobia e misoginia: in Parlamento arriva l'iniziativa per punire i crimini d'odio

E' il sesto tentativo, ma l'Italia deve colmare un vuoto legislativo come chiede l'Europa

di Francesca Biliotti
9 lug 2020
dalla corrispondente Francesca Biliotti
dalla corrispondente Francesca Biliotti

Tra pochi giorni in Parlamento arriverà la legge contro l'omotransfobia e la misoginia: il relatore, deputato del Partito Democratico Alessandro Zan, ne ha parlato alla stampa estera spiegandone le finalità. E' il sesto tentativo di portare in Parlamento una legge simile, tutti falliti gli altri, ma l'Italia è stata chiamata da anni, da varie risoluzioni europee e dalla direttiva del 2012 a colmare il vuoto legislativo, poiché manca una legge contro i crimini d'odio. La base legislativa sono le leggi Reale-Mancino, la prima del '75, la seconda del '93 per reati contro la religione; la nuova iniziativa estende i crimini d'odio motivati da orientamenti sessuali, genere (dunque contro la misoginia) e l'identità di genere. C'è anche chi dice però che questa legge limiterebbe la libertà d'espressione.

Nel video gli interventi di Alessandro Zan, deputato Partito Democratico


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