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Oms: "La pandemia ha provocato la più grande interruzione scolastica nella storia"

53 Paesi europei a confronto sulle linee guida per riaprire gli istituti in sicurezza. Azzolina: "Sarà un anno duro ma anche l'inizio di un percorso diverso"

di Francesca Biliotti
31 ago 2020

È la stessa Oms, Organizzazione mondiale della Sanità, a denunciare come la pandemia abbia provocato “la più grande interruzione dei sistemi educativi nella storia, colpendo 1 miliardo e mezzo di studenti in 190 Paesi”. Ecco perché i Paesi europei cercano una strategia comune per affrontare il post-Covid, soprattutto sul fronte scuola, e scongiurare nuovi lockdown. 53 Paesi si sono dunque visti in videoconferenza, il ministro della Salute Speranza era uno dei promotori, per delineare linee guida per tutti, insieme al direttore regionale per l'Europa dell'Oms Hans Kluge. Il documento sottoscritto contiene norme di igiene base, distanziamento, politiche specifiche per bambini e docenti con condizioni di salute speciali, fino alla didattica a distanza. Anche il presidente Conte assicura che la priorità del governo è riaprire la scuola, e il presidente Mattarella ricorda che “La comunità della scuola è risorsa decisiva per il futuro della comunità nazionale”. Insomma, tutti convinti a riaprire, anche la ministra Azzolina scrive ai docenti per dire loro “Riconsegniamo le scuole ai nostri studenti, il Paese ce ne sarà riconoscente. Abbiamo una responsabilità storica grande, sarà un anno duro, ma anche l'inizio di un percorso diverso”, intanto però i problemi iniziano concreti, a Verbania un istituto superiore aperto per i corsi di recupero, è già stato chiuso per un caso di contagio Covid. La Commissione Ue parteciperà a Covax, l'iniziativa dell'Oms per garantire l'accesso al vaccino anti-Covid a tutti i Paesi del mondo. Intanto in Italia contagi in netto calo, 996, ma con oltre 23mila tamponi in meno, come sempre avviene durante i fine settimana. E' la Campania la regione col maggior aumento di contagi, seguita dal Lazio. 117 i nuovi positivi in Emilia Romagna, di cui 57 asintomatici; su 6 decessi in tutta Italia, 4 sono in Emilia Romagna; 3 in più i casi a Rimini, tutti con sintomi.

Nel video l'intervento di Roberto Speranza, ministro della Salute


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