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Parco eolico 'Rimini', Gnassi dice no: “Vogliamo l'impatto visivo zero”

Per il sindaco è necessario un piano energetico locale che punti alla riconversione

16 lug 2020
Parco eolico 'Rimini', Gnassi dice no: “Vogliamo l'impatto visivo zero”

Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, durante il consiglio comunale, conferma la sua contrarietà al progetto di parco eolico così come delineato dalla società Energia Wind 2020. Che prevede invece 59 aerogeneratori che partono a circa 10 chilometri dalla costa e arrivano fino a 22 chilometri. “Questo Paese merita un po’ di più di soluzioni one shot one spot, più di una centrale con pale di duecento metri fuori mare a 4 miglia e mezzo, alte come il grattacielo di Rimini.” Il sindaco ha però sottolineato che “le critiche sostanziali al progetto non significano avere una posizione ecologicamente scorretta e di retroguardia sul tema”. Insomma, non si può riassumere il tutto in a un “eolico sì, eolico no”. E infatti preferirebbe un “parco eolico a 30 miglia, magari galleggiante, come c'è al largo di Marsala”, aggiungendo di volere “l'impatto visivo zero”. Ci saranno chiaramente costi maggiori, rimarca Gnassi, “ma allo stato attuale la centrale conviene solo a chi la fa”.

Così, martedì sera, il consiglio comunale ha respinto, come raccontato dal Corriere Romagna, l'ordine del giorno presentato dal consigliere del Movimento nazionale per la sovranità, Gennaro Mauro, che, nei suoi piani, doveva servire a 'stanare' la maggioranza. In sostanza, tendeva a capire se la contrarietà del primo cittadino fosse solo di facciata. Un odg “troppo fragile” per la maggioranza. Non si può dire no “al mostro nel nostro mare”, ha continuato il sindaco, e allo stesso tempo “perseguire comportamenti e abitudini contrari ad un reale cambiamento”.

Ed invece Gnassi la sua contrarietà l'ha ribadita, chiedendo al contempo “un piano energetico nazionale su 7.500 chilometri di costa lungo lo Stivale che prevede situazioni diverse”. Ma si deve lavorare anche dal punto di vista locale: “Sarebbe importante – ha affermato il sindaco di Rimini – prevedere meccanismi, incentivi, credito d'imposta, defiscalizzazioni” per la riconversione di aree industriali ed edifici, avvalendosi anche del dipartimento di Scienze e qualità della vita dell'Università. “La riconversione – conclude – è molto più faticosa, più impegnativa, ma anche più bella e in grado di produrre più posti di lavoro”.


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