ROMANZO QUIRINALE

Per il Colle il centrodestra sfodera i suoi tre nomi: Pera, Moratti e Nordio

Seconda fumata nera, nuova pioggia schede bianche, mentre il centrosinistra non contrappone alcuna rosa di nomi

Toto Quirinale: il centrodestra scopre le carte e fa i suoi tre nomi, mentre alla Camera si procede con la seconda votazione, con predominanza ancora di carta bianca. Sono trent'anni che i presidenti della Repubblica vengono eletti dal centrosinistra, attacca subito Matteo Salvini, ora tocca a noi. Concetto a suo modo ribadito anche da Giorgia Meloni. Non senza una punta di stizza, Salvini fa notare che il dialogo non può essere pregiudiziale. Alla fine i nomi li fa. L'impressione però è che le carte siano state scoperte per poi essere gettate dal tavolo di gioco. Tant'è che il centrosinistra, non appena uditi, li ha subito definiti “nomi di qualità”, parole di Enrico Letta, mentre Giuseppe Conte si è riservato la valutazione. I nomi della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e di Antonio Tajani, ad esempio, sembrano tutt'altro che realmente esclusi. 

Nel video gli interventi di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, e di Matteo Salvini, leader Lega

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