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Piano d'emergenza Ue sul gas, Tabarelli (Nomisma Energia): "Sono proclami, servono piani di razionamento"

di Mauro Torresi
27 lug 2022
In collegamento Davide Tabarelli
In collegamento Davide Tabarelli

"Sono degli auspici, dei proclami difficili da tradurre nella realtà". Così il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, commenta il Piano d'emergenza dell'Unione europea sul gas che prevede un taglio dei consumi del 15% da parte dei Paesi, da agosto 2022 a marzo 2023, così da superare l'inverno. Previste deroghe che porteranno l'Italia a una riduzione più leggera, del 7%. Per Tabarelli è necessario iniziare a ragionare su piani di razionamento in caso di bisogno. Dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, l'annuncio dell'indipendenza dal gas russo nella seconda metà del 2024. "Difficile essere completamente indipendenti" da Mosca, afferma il Presidente di Nomisma Energia, perché "ci dava il 40%". Tra le soluzioni: le forniture dall'Algeria, i rigassificatori galleggianti e la produzione nazionale. "Ma ci vorrà tempo", avverte Tabarelli.

Nel servizio, l'intervista a Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia





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