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Primo caso di suicidio medicalmente assistito in Toscana, il presidente Giani: "Colmato un vuoto legislativo"

Giusto ieri vertice di maggioranza sul fine vita, ma la Lega frena

di Francesca Biliotti
11 giu 2025

Ieri a Palazzo Chigi vertice di maggioranza sul fine vita, per decidere la strada da percorrere: secondo una parte della coalizione c'è bisogno di arrivare a un testo condiviso, che includa anche le cure palliative, idea subito accolta con favore dal mondo cattolico, ma è la Lega a frenare, mentre vorrebbe al contrario accelerare sulla rottamazione delle cartelle e una definitiva pace fiscale, che per Salvini non è solo una priorità, ma una vera emergenza.

Qui a frenare è Forza Italia, che preferisce parlare di taglio delle tasse ed alza poi le barricate sull'ipotesi di un terzo mandato dei presidenti di Regione. “Taglio delle aliquote Irpef? - chiede il ministro dell'Economia Giorgetti – c'è tempo, abbiamo due anni e mezzo”, dice, che guarda caso sono la data di scadenza della corrente legislatura, quando si tornerà alle urne.

E proprio sul fine vita arriva il primo caso di suicidio medicalmente assistito in Toscana, eseguito dopo la legge regionale dello scorso febbraio, legge tra l'altro impugnata dal governo. “La Toscana ha colmato un vuoto – ha commentato il presidente di Regione Giani – ora serve una legge nazionale”.

E la presidente Meloni, che stamane è intervenuta in un videomessaggio all'assemblea di Confcommercio, ha scritto contestualmente sui social che in merito ai “migranti avevamo ragione a presentare esposto alla Procura nazionale per denunciare gravi irregolarità nel sistema del click day per i permessi di soggiorno: è stata smascherata una rete organizzata e criminale, dunque il governo continuerà a combattere ogni forma di illegalità legata all'immigrazione”.





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