Reddito di cittadinanza e quota 100, ok del Senato, ma in aula è quasi rissa

Il cosiddetto “decretone”, con reddito di cittadinanza e quota 100, passa al Senato in una seduta che è quasi sfociata in rissa.

L'ok è arrivato senza problemi con 149 voti favorevoli, 110 contrari e 4 astenuti. Le due misure più attese del governo Lega-M5S, reddito di cittadinanza e quota 100, hanno avuto il via libera da Palazzo Madama ed ora sono attese alla Camera.
La gioia del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, nonché vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, era palese. Gioia che non rispecchiava minimamente quel che era accaduto solo pochi attimi prima nell'aula del Senato, condotta dalla presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati che ad un certo punto è stata costretta ad urlare contro la sua stessa compagna di partito, Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia, che dopo aver accusato il governo di raccontare bugie agli italiani, ha fatto indossare ai suoi colleghi delle casacche blu e degli elmetti da operai.
Momenti di grande tensione anche quando a prendere la parola è stata la vice presidente del Senato, Paola Taverna, che si è scagliata contro il Pd, definendo “elemosina” gli 80 euro del governo Renzi e accusandoli di non avere idea di cosa sia la povertà.

Francesca Biliotti

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