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Regali riciclati e “avanzi” a tavola, il Natale anti-spreco degli italiani

Alla base, la paura per il domani e il desiderio di produrre meno rifiuti.

di Filippo Mariotti
26 dic 2019

Quello appena trascorso è stato un Natale “anti-spreco”. Dai dati diffusi da Confcooperative e Coldiretti, appare come la tendenza degli italiani sia sempre più quella di non gettare il superfluo, sia per quanto riguarda i regali che il cibo. Solo per i doni natalizi, questo ha portato ad un risparmio di 3,3 miliardi di euro, mezzo miliardo in più rispetto allo scorso anno. Più di un italiano su tre ha infatti dato nuova vita ai doni scartati sotto l'albero. Fra le ragioni, chiaramente, l'aspetto economico, ma anche la volontà di produrre meno rifiuti.

Il riciclo - sottolinea Confooperative - ha forme e modalità diverse. Tre quelle principali: 5 su 10 ricicleranno i doni ricevuti; 3 su 10 quanti renderanno i doni ricevuti nei negozi di acquisto per trasformarli in buoni da spendere, infine, 2 su 10 proveranno a rivendere i regali sui canali online. L'identikit vede 9 "riciclatori seriali" online su 10 under 30. In pole position, tra i beni riciclati, ci sono i generi alimentari per il 45% (come vini e panettoni); il 30% accessori (sciarpe, guanti e profumi); per il 25% libri.

Un orientamento riscontrabile anche a tavola. L'83% degli italiani riutilizza gli “avanzi” di cenoni e pranzi di Natale. Segno anche di una una crescente sensibilità verso la riduzione degli sprechi per motivi economici, etici e ambientali. A rivelarlo, questa volta, è un'indagine Coldiretti/Ixè. "Recuperare il cibo è una scelta che - sottolinea Coldiretti - fa bene all'economia e all'ambiente anche con una minore produzione di rifiuti".


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