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Restrizioni: Emilia-Romagna e Marche puntano alla zona gialla

28 gen 2021
Restrizioni: Emilia-Romagna e Marche puntano alla zona gialla

Le Regioni che confinano con San Marino potrebbero tornare in zona gialla. Lo chiedono presidenti e assessori. Raffele Donini, per l'Emilia-Romagna, sottolinea come “Il nostro valore di Rt, l'indice di trasmissibilità del nuovo coronavirus, è abbondantemente sotto l'1”. Aggiungendo che “i reparti di terapia intensiva e di acuti Covid si sono alleggeriti e abbiamo 202 casi ogni 100 mila abitanti, quindi siamo nelle condizioni di un alleggerimento della curva”, e quindi delle restrizioni. Questo però non significa abbassare la guardia, anzi “dovremo impegnarci ancora di più”, afferma l'assessore per la Salute. 

E anche il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, ha proposto al ministro Speranza un "giallo rafforzato" da introdurre nelle ordinanze per le Regioni; l'obiettivo è di consentire "una maggiore operatività e respiro alle attività economiche durante la settimana". Mentre nei fine settimana, "quando il rischio di assembramento è più alto, si può arrivare a delle restrizioni anche da parte della Regione". C'è infatti molta preoccupazione per la tenuta socio economica. "Il continuo restringimento, può andare bene se lo dice il Cts, ma sbatte con la condizione di migliaia di imprese e famiglie che iniziano ad avere una sofferenza importante", ha affermato il governatore.

La decisione verrà probabilmente presa domani, quando si riunirà la cosiddetta cabina di regia per analizzare i dati sull'andamento della pandemia relativi all'intervallo 18-24 gennaio. Sono diverse le Regioni che sperano di "cambiare colore": dalla Liguria al Veneto fino alla Sicilia. Anche se il bollettino di ieri del ministero della Salute registra un balzo in avanti dei nuovi casi: oltre 15mila nelle 24 ore, un dato che non si registrava da più di dieci giorni. Insomma, la decisione non pare così scontata anche perché, per passare alla fascia di rischio più bassa, devono trascorrere 14 giorni a partire da quello in cui per la prima volta vengono registrati dati che consentono la collocazione nella fascia più bassa. In sostanza, come recita il Dpcm, bisogna avere dati da fascia gialla o arancione per 14 giorni consecutivi prima di potervi accedere ufficialmente. 



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