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Riccione: 18enne viveva prigioniera e costretta a prostituirsi. Due arresti

17 mar 2020
Foto archivio Ansa
Foto archivio Ansa

È finito l'incubo per una diciottenne di origini rumene che abitava rinchiusa segregata in un appartamento a Riccione ed era costretta a prostituirsi da due connazionali.

Tutto è iniziato con dei messaggi, inviati ad un parente, in cui la giovane raccontava di essere prigioniera, presso il residence della Perla, di un uomo e una donna di circa 32 e 25 anni e costretta a vendersi per strada. La richiesta d'aiuto è passata dal numero d'emergenza 112 della Svizzera direttamente ai Carabinieri di Riccione, che si sono precipitati nella struttura residenziale. La giovane è stata ritrovata in strada, raccontando ai militari di essere riuscita a scappare dall'appartamento approfittando di un momento di distrazione dei suoi aguzzini. La coppia di sfruttatori è stata immediatamente rintracciata e arrestata. Da una perquisizione del loro appartamento sono stati ritrovati chiari elementi che hanno confermato l'attività di meretricio, gestita direttamente da loro.

All'arma la ragazza ha svelato altri particolari della sua storia. Scappata dalla propria famiglia in Romania, era stata condotta in Italia dal 32enne con la promessa di una vita felice. Una volta arrivata a Riccione però era stata costretta a posare in intimo, per poi vedere pubblicate le sue foto in un sito di incontri. La giovane viveva chiusa nel suo appartamento senza avere la possibilità di uscire, mentre la 25enne gli procurava la clientela. Oltre che nella stanza la giovane veniva costretta a prostituirsi anche per strada.



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