TURISMO

Riccione chiede lo "Status di Città balneare”

La sindaca Daniela Angelini al G20 Spiagge a Roma: “Le nostre località sono diverse dalle altre: la popolazione decuplica nei periodi di massima affluenza, serve una legislazione che ne tenga conto”

Riccione chiede lo "Status di Città balneare”.

Riccione vuole diventare Città balneare. La sindaca Daniela Angelini ha partecipato a Roma all’incontro del “G20 Spiagge”, l’iniziativa vede coinvolti 26 Comuni delle maggiori località balneari d’Italia. Presente la ministra al Turismo Daniela Santanché che, si legge in una nota dell'amministrazione comunale, si è dimostrata propositiva rispetto alle esigenze di amministratori e operatori.

“Siamo pronti a lavorare insieme per il futuro dei Comuni turistici: noi sindaci delle località balneari, insieme, possiamo rappresentare al Governo quelle che sono le nostre esigenze specifiche e i servizi di cui abbiamo bisogno. Le nostre non sono città come le altre: durante i periodi di massima affluenza vediamo decuplicare la popolazione rispetto al numero dei residenti. Ci serve una legislazione su misura che di tutto questo ne tenga conto, dalla sicurezza alla raccolta rifiuti”, afferma la sindaca.

I comuni presenti all'incontro chiedono, in sostanza, di poter contare su una legge quadro che consenta ai Comuni affacciati sul mare di affrontare i deficit amministrativi legati all’incremento della popolazione durante l’estate. Una legge che istituisca lo “Status di Città balneare”: un insieme di regole che lo Stato riassumerà - questo l’impegno - in un disegno legislativo e che modificheranno i comportamenti amministrativi dei comuni del balneare italiano.

“Noi sindaci - dice Daniela Angelini - ci siamo presi l’impegno di costituire un tavolo di lavoro in grado di mettere nero su bianco le peculiarità di chi, come noi sindaci delle cosiddette città balneari, è costretto a gestire l’andamento di una popolazione a fisarmonica”.

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