RIccione: Ufficio ambiente del Comune chiede rettifica a Legambiente

Degli undici punti analizzati sulle coste in Emilia Romagna, soltanto uno, secondo Legambiente, risulta fortemente inquinato, oltre i limiti di legge: quello sulla foce del torrente Marano a Riccione. Ma, per il Comune della Perla Verde, le cose non stanno così. La polemica è nata, ieri, in seguito alla diffusione dei dati di Goletta Verde, la campagna dell'associazione ambientalista che si occupa del monitoraggio dello stato di salute delle coste e delle acque italiane, che hanno stroncato il tratto di mare. Pronta risposta dell'amministrazione del Comune, che ha replicato citando le analisi dell'Arpae, l'Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'Emilia Romagna. “I bollettini ufficiali pubblicati dagli organi deputati allo scopo – ha spiegato in una nota- hanno evidenziato, per tutti e tre i campioni effettuati tra l'8 giugno e il 20 luglio, valori eccellenti, addirittura al di sotto dei limiti consentiti dalla legge, nelle acque della foce del Torrente Marano”. “Quindi – ha concluso- tale comunicato, non rappresentando la reale qualità delle nostre acque, costituisce un grave danno per il turismo e l'economia del nostro territorio”.

L'ultima rilevazione di Arpae risale al 20 luglio, mentre quelle di Legambiente sono state fatte tra il 6 e l'8 luglio. Non è da escludersi, pertanto, che i diversi risultati siano da attribuire ai diversi momenti nei quali sono stati effettuati. Per ora, l'Ufficio ambiente del Comune di Riccione ha inviato una richiesta di rettifica immediata all'associazione.

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