A Riceci si respira un’attesa carica di tensione. I residenti, riuniti nella loro vallata incontaminata, aspettano il verdetto della Regione sull’iter paesaggistico che potrebbe bloccare definitivamente la discarica. Ma la corsa contro il tempo è serrata: se l’atto amministrativo non arriverà in tempo, il ricorso della società Aurora di San Marino al Tar potrebbe ribaltare la situazione.
Come riporta Il Resto del Carlino di Pesaro, il timore principale è che l’area venga devastata da un traffico continuo di camion, con 200mila tonnellate di rifiuti all’anno. "Questo territorio è uno dei più belli delle Marche e uno dei centri biologici più grandi d’Italia – afferma Domenico Passeri, residente –. Non possiamo permettere che venga trasformato in una discarica". La speranza ora è nel vincolo ambientale, il cui esito è atteso tra giugno e luglio.
Anche Silvia Roehner, impegnata nella battaglia, sottolinea il valore ecologico del territorio: "Abbiamo recentemente avvistato un’albanella, specie un tempo in via di estinzione, che ora nidifica di nuovo qui. Il nostro compito è preservare questo patrimonio per le generazioni future".
I cittadini, in lotta da tre anni contro quelli che definiscono "interessi forti", non si arrendono: vogliono una conferma definitiva per salvaguardare la loro terra. L’ultima parola spetta alla Regione e, in caso contrario, al Tar delle Marche.