Si chiude con un’assoluzione piena la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolta la famiglia Paesani, al centro di un’inchiesta della Guardia di Finanza di Rimini per presunta truffa aggravata ai danni dello Stato. Il giudice monocratico del Tribunale di Rimini ha assolto con la formula più ampia – “perché il fatto non sussiste” – Lucio, Claudio e Luciano Paesani, imprenditori ritenuti responsabili di aver indebitamente percepito un finanziamento pubblico da 600mila euro, destinato alla ristrutturazione dell’hotel Vasco di Viserba, di loro proprietà.
Secondo l'accusa, i lavori non sarebbero mai partiti, ma durante il processo la difesa, rappresentata dagli avvocati Paolo Righi e Mariano Rossetti, ha dimostrato che il progetto era stato regolarmente presentato e seguito dagli uffici comunali. Il cantiere, previsto nel 2021 in piena emergenza Covid, si era bloccato a causa della pandemia e della successiva chiusura degli uffici pubblici, rallentando drasticamente l’iter burocratico. Inoltre, la struttura era stata successivamente sottoposta a sequestro, congelando qualsiasi ulteriore sviluppo.
I Paesani avevano comunque fornito ampie garanzie sul prestito, attraverso fideiussioni da un milione di euro, e avevano cominciato a rimborsare il finanziamento ancora prima della sentenza. Anche le banche coinvolte non avevano mai evidenziato comportamenti illeciti. La vicenda si è conclusa con il dissequestro dei beni e l’assoluzione integrale degli imputati, malgrado il pubblico ministero avesse richiesto due anni di condanna ciascuno.
Una decisione che, per la famiglia Paesani, rappresenta non solo una vittoria giudiziaria, ma anche un atto di giustizia a tutela della propria reputazione imprenditoriale.
