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Rimini: il 24 novembre le elezioni del presidente di provincia

Sono candidabili i sindaci in carica; elettorato attivo formato da sindaci e consiglieri comunali

14 ott 2022
Rimini: il 24 novembre le elezioni del presidente di provincia

“Ho firmato il decreto che indice le elezioni per eleggere il nuovo Presidente della Provincia di Rimini che si terranno il prossimo 24 novembre 2022”. A comunicarlo lo stesso presidente Riziero Santi che critica l'attuale legge, definita “assurda”, in quanto “sdoppia le scadenza elettorale fra Consiglio, che dura in carica 2 anni, e Presidente, che dura in carica 4 anni”. Elezioni anticipate di un paio di mesi. Santi spiega le ragioni: “Si potranno candidare i Sindaci con un mandato a scadenza oltre i 18 mesi successivi. Essendo io l'unico Sindaco della Provincia che andrà ad elezioni nel 2023 sono anche l'unico incandidabile per un nuovo mandato. Per la stessa ragione ho deciso di andare al voto adesso e non a gennaio 2023 come faranno gli altri miei colleghi della Regione, perché andando a gennaio avrei impedito di candidarsi a tutti i Sindaci che andranno al voto nel 2024, limitando fortemente la democrazia e la partecipazione. Cosa contraria ai miei principi”.

Dal 2014 sono candidabili a Presidente di Provincia solo i sindaci in carica, con l'aggiunta in via transitoria dei presidenti provinciali uscenti; l'elettorato attivo è stato invece limitato ai sindaci e ai consiglieri comunali in carica. Il voto viene ponderato a seconda della fascia di popolazione del comune rappresentato dall'elettore. La nuova normativa ha inoltre reso sufficiente la maggioranza relativa per la vittoria del nuovo Presidente. Le forze politiche presentano la lista dei candidati al consiglio provinciale e, con essa, il candidato alla carica di presidente della provincia; l'elettore vota insieme la lista e il candidato presidente e può esprimere due preferenze per i candidati alla carica di consigliere ed è eletto presidente della provincia il candidato che ottiene il maggior numero di voti. I sindaci e i consiglieri comunali eletti nei consigli provinciali mantengono le rispettive cariche nel comune di provenienza, ma non cumulano le indennità.





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