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Rimini: uccise la moglie con un martello, pensionato rischia l'ergastolo

16 set 2021
Rimini: uccise la moglie con un martello, pensionato rischia l'ergastolo

I fatti risalgono al 26 ottobre 2020, quando Giovanni Laguardia, un settantenne idraulico in pensione uccise la moglie a martellate, in una palazzina di via Pola a Rimini. Da quel giorno si trova in carcere. L'uomo deve rispondere di omicidio premeditato, aggravato dalla convivenza e dalla minorata difesa e dal fatto di avere agito di notte, in casa, cogliendo la vittima nel sonno. La vittima, Vera Mudrai, di origine ucraina, aveva 61 anni.

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha disposto infatti il rinvio a giudizio, così come richiesto dal pubblico ministero Luigi Sgambati. Giovanni Laguardia sarà processato davanti alla Corte d’Assise di Rimini a partire dal 15 novembre prossimo.

I riscontri sulla sua colpevolezza sono molto solidi, a partire dalle impronte sull’arma del delitto, dall’esito dell’autopsia e dalle testimonianze riguardo al movente. Contrariamente a quanto dichiarato lui stesso agli agenti subito dopo il fatto, non avrebbe colpito la vittima perché stufo delle sue presunte pretese economiche al culmine di una lite, ma, racconta il Corriere Romagna, l’avrebbe uccisa per impedirle di andarsene di casa dopo che lei aveva scoperto un suo tradimento. Se non dovessero cadere le aggravanti, il pensionato rischia l'ergastolo.




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