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Rincari energia: imprese romagnole in difficoltà, più di 1 su 10 prevede di non resistere oltre un mese

24 gen 2022

Parlano di “rincari record” gli imprenditori romagnoli. I dati emergono da un'indagine flash del Centro studi di Confindustria Romagna che parla di un +63% di costi energetici nel secondo semestre del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Gli aumenti delle materie prime si attestano invece al 47%.

A crescere di più, tra le materie, sono i costi dell'acciaio (+38%), del petrolio (+29%) e di gas naturale e polietilene (+28%). “Il dato energetico è senza precedenti”, dichiara il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi. Da tenere conto, per Bozzi, che molte imprese avevano il prezzo dell'energia bloccato sulla base di contratti flat sottoscritti l'anno precedente. “L'impatto reale sta arrivando ora”, anticipa. Per le imprese che stanno “responsabilmente assorbendo tutti i costi - prosegue il Presidente – questo si traduce in una fortissima erosione dei margini operativi”.

Tra le aziende, c'è chi riuscirà a resistere non oltre un mese alla diminuzione dei profitti (il 14% del totale). Confindustria Romagna segnala allora al Ministero una possibile misura: l'incremento della produzione nazionale di gas di circa 3 miliardi di metri cubi l'anno. Tra le soluzioni prospettate dagli associati, anche un intervento sulla componente fiscale delle utenze.




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