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“Rischio elevato” che l'Emilia-Romagna torni zona arancione

Intanto si stanno studiando nuovi parametri e strategie per fronteggiare la circolazione delle varianti.

16 feb 2021
“Rischio elevato” che l'Emilia-Romagna torni zona arancione

L'Emilia-Romagna potrebbe presto tornare in zona arancione. Il “rischio è elevato”, commenta il presidente Stefano Bonaccini, ripreso dal Resto del Carlino, in vista della decisione di venerdì del ministero della Salute sui colori da assegnare alle Regioni. “Occorre molta prudenza” e ancora settimane di pazienza – prosegue il governatore -, soprattutto a causa delle diverse varianti.



Alle parole di Bonaccini seguono quelle dell'assessore alla Sanità, Raffaele Donini, secondo cui l'aumento abbastanza lineare della curva dei contagi potrebbe portare ad un nuovo aumento dei ricoveri, come “visto negli ultimissimi giorni". Un trend che “risente anche del fatto che sono passate già più di due settimane di zona gialla, con maggiori relazioni e contatti, e la presenza anche della variante inglese, che anche nel nostro territorio si è manifestata”, ha affermato Donini a margine dell'evento per i primi over 85 vaccinati a Bologna.

Il responsabile alla Sanità regionale spiega inoltre la strategia che il governo sta studiando per evitare il lockdown generale, ossia la creazione “di creare microaree rosse sul modello umbro”. Si tratterebbe di zona dove la maggior parte dei negozi sono chiusi, dove non si può uscire di casa e dove anche le scuole sono chiuse. È poi allo studio un abbassamento dei parametri, soprattutto dell'incide Rt. Attualmente, scatta la zona arancione se la regione ha un tasso di contagiosità uguale o superiore all'1 e la zona rossa con un incide uguale o superiore all'1,25. Queste soglie potrebbero essere nuovamente abbassate dal governo Draghi: una decisione presa per fronteggiare l'arrivo delle varianti, molto più contagiose.




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