BELLARIA IGEA MARINA

Rivincita sulla mafia: ristorante legato alla malavita diventa residenza per disabili

L'apertura tra primavera ed estate. "Dobbiamo sviluppare la cultura della legalità", ribadisce il sindaco Giorgetti

Una storia di riscatto dalla mafia, dove a vincere è la collettività: da ristorante legato alla criminalità organizzata a residenza per disabili. Siamo a Bellaria Igea Marina, a pochi passi dal Parco del Gelso. Qui lo Stato ha prevalso su un'organizzazione malavitosa con radici in Calabria: nel 2009 e nel 2011 i sequestri dell'immobile. Dopo un complesso iter giudiziario, il bene passa al Comune. Parte così il progetto Reabita: il locale diventa un appartamento per sei persone con disabilità, per costruirsi una vita indipendente, dotato di tutti i comfort, tecnologie e strutture accessibili. 

E' stato un lavoro di collaborazione tra istituzioni, spiega il sindaco Filippo Giorgetti. L'appartamento, sottolinea, si trova in un luogo vicino alla farmacia, ai Carabinieri, al supermercato: una zona che garantirà "qualità della vita e rinascita" per gli ospiti. 440mila euro la cifra per la riqualificazione dei quali 300mila stanziati dalla Regione, 80 dal Pnrr e 60 dal Comune. Prossimo obiettivo: l'apertura della struttura, probabilmente tra la primavera e l'estate.

E' il ventottesimo immobile confiscato alla criminalità organizzata e destinato a un Comune emiliano-romagnolo. La lotta contro la malavita prosegue. "La mafia è un virus - sottolinea Giorgetti - che contagia le nostre economie e le persone. Allora cosa possiamo fare? Sviluppare la cultura della legalità". A partire, conclude il primo cittadino, dal lavoro di sensibilizzazione con gli studenti delle scuole. 

Nel servizio l'intervista a Filippo Giorgetti (sindaco di Bellaria Igea Marina)

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