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Salone del Libro: Wu Ming e Carlo Ginzburg annullano partecipazione: “Mai accanto ai fascisti”

di Filippo Mariotti
5 mag 2019
Salone del Libro: Wu Ming e Carlo Ginzburg annullano partecipazione: “Mai accanto ai fascisti”

Il collettivo di scrittori Wu Ming annuncia che non parteciperà al Salone Internazionale del Libro di Torino. Il 12 maggio ci sarebbe dovuta essere la presentazione dell'antologia di Wu Ming 4 su J.R.R. Tolkien Il Fabbro di Oxford, in uscita per la casa editrice Eterea. "Ormai è noto - scrivono -: al Salone avrà uno stand Altaforte, di fatto la casa editrice di Casapound”. “Una presenza platealmente neofascista”, continua il collettivo ma il Comitato d'indirizzo del Salone dice che Casapound non è fuorilegge. “Per rigettare il fascismo – proseguono - non serve un timbro della questura" e concludono: “Noi non abbiamo intenzione di condividere alcuno spazio o cornice coi fascisti. Mai accanto ai fascisti. Per questo non andremo al Salone del Libro".

Una decisione condivisa anche dallo storico e saggista Carlo Ginzburg, che l'11 maggio avrebbe dovuto parlare del suo ultimo volume 'Nondimanco. Machiavelli, Pascal', edito da Adelphi. “La mia, tengo a sottolinearlo, è una scelta politica, che non ha nulla a che fare con la sfera della legalità. Desidero esprimere in questa circostanza la mia solidarietà a Christian Raimo" (membro del Comitato editoriale che si è dimesso per un post antifascista su Facebook).

L'assessora ai Diritti Civili e all'Immigrazione della Regione Piemonte, Monica Cerutti, invita Wu Ming a tornare sui suoi passi: "Rispetto la scelta di Wu Ming, ma oggi più che mai è importante partecipare proprio per non lasciare spazio a chi ha idee pericolose. Dobbiamo presidiare e usare gli spazi a disposizione per fare nuove narrazioni della realtà, diverse da quelle dei fascismi, soprattutto sul tema delle migrazioni".


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