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Sanitari richiedono nuove restrizioni, il Tar sospende circolare su tachipirina e "vigile attesa"

15 gen 2022

L'ultimo report dell'Istituto Superiore di Sanità restituisce la fotografia della situazione Covid anche sul fronte ospedaliero. Nelle ultime due settimane, si legge, aumentano i contagi tra gli operatori sanitari. Una questione non da poco, visto che sono loro a curare i malati in una fase della pandemia con numeri del contagio elevati. Oltre 180mila i nuovi positivi e 308 le vittime in un giorno. Il tasso di positività è ora al 14,8%, in calo. Diminuiscono di poco i ricoveri in terapia intensiva, ma aumentano di 351 unità quelli nei reparti. In parallelo, si registra una forte crescita del tasso di ospedalizzazione tra i bambini, nella fascia dei 5 anni. Nel documento emerge anche che in terapia intensiva il tasso di ricovero è pari a 26,7 casi ogni 100mila per i non vaccinati e 0,9 ogni 100mila per chi ha ricevuto il booster. Vaccino, dunque, come strumento per evitare i ricoveri, specie in rianimazione. E la protezione dalla malattia grave resta all'89% anche oltre i 120 giorni dal booster.

I sanitari chiedono interventi per “ridurre la pressione sugli ospedali”. No a “sconti sui numeri”, dice il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, che auspica interventi di carattere restrittivo per “raffreddare la curva”. Intanto, i no vax tornano in piazza, sia a Roma che a Milano.

Il Tar del Lazio annulla la circolare sulla cosiddetta “vigile attesa” per la gestione a casa dei pazienti positivi che, per il tribunale, imponeva ai medici puntuali e vincolanti scelte terapeutiche e quindi era in contrasto con la loro attività professionale. In Emilia-Romagna 17.755 i nuovi casi e 27 decessi in una giornata. Da lunedì, in Regione sarà possibile autotestarsi per il Covid se si è vaccinati con almeno due dosi, tramite test antigenico rapido eseguito in autonomia e a casa. 




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