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Sant’Agata Feltria: commemorazione per Alessandro Giorgioni, a 15 anni dagli spari del “lupo” Liboni

di Filippo Mariotti
24 lug 2019
Sant’Agata Feltria: commemorazione per Alessandro Giorgioni, a 15 anni dagli spari del “lupo” Liboni

Era il 22 luglio 2004 quando l'appuntato scelto Alessandro Giorgioni veniva assassinato, a Sant'Agata Feltria, dal latitante Luciano Liboni, detto "il Lupo". Il militare, 36 anni, aveva chiesto i documenti all'uomo che si era fermato in un bar di Pereto per una telefonata all'estero: fuori dal locale Liboni lo freddò a tradimento con due colpi di pistola. Liboni è stato poi ucciso poche settimane dopo, a Roma, in un conflitto a fuoco con una pattuglia di Carabinieri.

A Novafeltria, dove il militare viveva con la sua famiglia, la moglie Simona e il piccolo Leonardo, il giorno del ricordo con un picchietto d’onore in armi. Presenti i Carabinieri di Novafeltria, i Sindaci, il Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”, Generale di Brigata Claudio Domizi, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Rimini, Colonnello Giuseppe Sportelli, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Novafeltria, Capitano Silvia Guerrini, i militari delle Stazioni e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, i soci della Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Novafeltria e, soprattutto, la sua famiglia. Sulle note del “silenzio” è stato deposto un mazzo di fiori sulla tomba di Giorgioni.

Nella corso della Messa, Don Giuseppe Grigolon ha invitato tutti alla preghiera per il piccolo Giovanni - ormai noto come “il piccolo guerriero di Novafeltria” -, scomparso pochi giorni fa all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, a soli 4 anni.

Poi il Generale di Brigata Claudio Domizi ha fatto visita alla Compagnia Carabinieri di Novafeltria. L’Alto Ufficiale si è particolarmente soffermato sull’importanza di mantenere la vicinanza dell’Arma al tessuto sociale, sottolineando che “il comportamento di ogni singolo Carabiniere deve sempre essere improntato all’estrema disponibilità verso il cittadino nonché alla massima propensione all’ascolto” delle svariate problematiche che possono essere rappresentate.


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