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Silvio Berlusconi dopo l'incontro con Mario Draghi: "Non è la nascita di una nuova maggioranza, ma la risposta a un'emergenza"

Il leader di Forza Italia ha guidato la delegazione a Montecitorio. M5S in travaglio: fronda di ribelli lancia il "Vaffa Day 2021"

di Francesca Biliotti
9 feb 2021
@Antonio_Tajanidalla corrispondente Francesca Biliotti
dalla corrispondente Francesca Biliotti

Ultimo giorno di consultazioni coi partiti politici per Mario Draghi, impegnato nella formazione del nuovo governo. Incontri più brevi del previsto, segno che le idee vanno schiarendosi, nell'ultima giornata in cui Mario Draghi, presidente del Consiglio incaricato, ha incontrato le formazioni politiche maggiori. Ogni partito ha messo le proprie priorità sul tavolo, Liberi e Uguali ad esempio chiede che il blocco dei licenziamenti sia prorogato fino alla fine della crisi pandemica. L'unico a ribadire il suo no è il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia.

“Totale sostegno” arriva da Italia Viva, il Partito Democratico sulla formula del governo, ossia se tecnico, politico o misto, si rimette a Draghi, ha puntualizzato Zingaretti, che ha aggiunto: “Pd e Lega sono e rimangono forze alternative, il punto è verificare quale perimetro programmatico e parlamentare dovrà avere il governo, ed è la valutazione che deve fare Draghi”. Concetto, questo, ribadito da Silvio Berlusconi, che ha voluto guidare la delegazione di Forza Italia ed ha brevemente parlato dopo l'incontro col presidente incaricato. Non abbiamo parlato di ministeri ma di Europa, giura Matteo Salvini, che per la Lega assicura “Diremmo no solo ad un aumento delle tasse”. Più travagliato il percorso del M5S, di nuovo guidato da Beppe Grillo: il partito si affida al voto su Rousseau, fino a giovedì, ma intanto una fronda di ribelli organizza un “Vaffa day 2021” per dire no a questo governo.

Nel video l'intervento di Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia


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