Sette anni fa, alle 4.03, la terrà tremò in Emilia. Era la prima scossa di un terremoto che mise in ginocchio la Regione. Causò 28 morti e 300 feriti, 45 mila sfollati e danni per più di 13 miliardi di euro.
Il terremoto investì le province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna colpendo, nello specifico, 55 comuni e i 4 capoluoghi. Il presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini, ricordando le vittime, ha sottolineato come "a loro, e alle loro famiglie, continua ad andare il pensiero dell'Emilia-Romagna e di tutti noi. È anche per questo che ogni giorno proseguiamo a mettere tutto il nostro impegno per completare la ricostruzione. Resta tanto da fare, ma siamo allo sforzo finale". Fu un colpo al cuore produttivo dell'Italia, ma i numeri della ricostruzione ci riconsegnano l'immagine di una Emilia che ha saputo reagire con orgoglio: 115 mila imprese attive, che danno occupazione a oltre 450 mila lavoratori. Sette anni dopo il sisma, si rafforza l'economia nell'area del cratere: crescono la dimensione delle imprese e il numero degli occupati. Il 76% delle abitazioni è stato ricostruito, ancora però una famiglia su 10 non è tornata nelle proprie abitazioni. “Più forte e più sicura di prima” conclude il Presidente della Regione- grazie allo sforzo ed al contributo di tutti: Regione sindaci, protezione civile e tutti i volontari”